I post sui social ritenuti prova valida della confondibilità fra due marchi ed il “Prosecco” vince contro il “Nosecco”

I post sui social ritenuti prova valida della confondibilità fra due marchi ed il “Prosecco” vince contro il “Nosecco”

08/07/2020

Questa la storia: la francese Les Grands Chais de France nel 2017 lancia in Gran Bretagna il “Nosecco”, uno spumante analcolico.

Un mercato ghiotto quello del Prosecco in UK, con quasi una bottiglia su tre esportata nel 2019 consumata dagli Inglesi.

La somiglianza tra i marchi ha quindi spinto il Consorzio del Prosecco a rivolgersi all’Ufficio Marchi britannico contestando la registrazione del marchio “Nosecco” sostenendo la confondibilità fra i due nomi e la facile associazione per i consumatori al marchio Prosecco.

La difesa dei francesi poggiava sull’affermazione di aver scelto il nome “Nosecco” ispirandosi alla parola italiana “secco” perché il loro prodotto sarebbe, al contrario, più amabile;  argomentazioni respinte sia dall’Esaminatore dell’ufficio marchi sia in appello dall’Alta Corte.

Importante verdetto in cui il giudice ha  sostenuto che “non c’è bisogno che il tribunale dimostri la somiglianza tra Prosecco e Nosecco in quanto le migliaia di post sui social mostrano che i consumatori già stanno effettuando questa associazione fuorviante

Già in passato il Consorzio aveva agito con successo sempre in Gran Bretagna a tutela del Prosecco, facendo rimuovere un distributore automatico della bevanda installato a Londra, contestando l’illegittimo riferimento alla denominazione Prosecco apparso sul “bancomat” di bollicine.